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Nel dibattito sui centri storici, l'esperienza di tante città italiane ha assunto un rilievo internazionale e ha rappresentato un punto di riferimento a cui tuttora si ispirano le politiche messe in atto da urbanisti e amministratori europei, e non solo. Vi è tuttavia l'esigenza di aggiornare la riflessione legata a queste esperienze, leggendo le criticità e le potenzialità presenti in contesti rilevanti e significativi quali Firenze, Genova e Venezia. Ma è anche importante comprendere come i temi e i problemi dei centri storici vengano affrontati in città che hanno tracciato la storia dell'urbanistica italiana, animando il dibattito culturale fra gli anni Sessanta e Settanta. Bologna, Pavia e Pesaro descrivono l'approccio che oggi riservano alle aree centrali, dopo che, mezzo secolo fa, Pier Luigi Cervellati, Giuseppe Campos Venuti, Carlo Aymonino e Aldo Rossi in esse avevano applicato le proprie concezioni tecniche e politiche a fronte di pressioni di mercato che ne connotavano la realtà. Questo volume entra nel dibattito attuale, offrendo stimoli importanti per un re-inquadramento di temi e problemi che chiedono di declinare in modo originale le politiche volte alla rigenerazione che, all'interno dei piccoli centri o delle grandi città, rappresentano i luoghi della memoria e dell'identità urbana. Introduzione di Giandomenico Amendola.